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Fauvist
Movimento nella pittura associato a Henri Matisse, nel 1915, dal francese fauve, "bestia selvaggia", un termine applicato in modo dispregiativo a questi pittori dal critico d'arte francese Louis Vauxcelles al Salone d'Autunno del 1905. Il movimento era una reazione all'impressionismo, caratterizzato dall'uso vivido dei colori. Il francese fauve (XII secolo) in antico francese significava "cavallo dal colore del cervo, cosa scura, opaca", ed è dal franco *falw- o da qualche altra fonte germanica, affine al tedesco falb "marrone chiaro, giallo-brunastro" e all'inglese fallow "marrone-giallastro", dalla radice indo-europea *pel- (1) "pallido". Correlato: Fauvism (1912).
Anche da:1915
Voci correlate Fauvist
c. 1300, da Old English fealh "terra incolta", da Proto-Germanic *falgo (fonte anche di Old High German felga "aratro", German Felge "terra incolta arata", East Frisian falge "terra incolta", falgen "arare il terreno"), forse da una derivazione della radice PIE *pel- (2) "piegare", quindi "volgere". Assimilato sin dal Old English a fallow (agg.), secondo l'OED probabilmente a causa del colore della terra arata. Originariamente "terra arata", poi "terra arata ma non piantata" (1520s). Come aggettivo, dal tardo 14c.
Fine 13° secolo, "strigliare un cavallo", dall'Anglo-Francese curreier "strigliare un cavallo", dal Vecchio Francese correier "mettere in ordine, preparare, strigliare", da con-, prefisso intensivo (vedi com-), + reier "organizzare", da una fonte germanica (vedi ready). Correlati: Curried; currying.
curry favor "lusingare, cercare favori con ostentazione di cortesia o gentilezza" è una modifica della folk-etimologia del primo 16° secolo di curry favel (circa 1400) dal Vecchio Francese correier fauvel "essere falso, ipocrita", letteralmente "strigliare il cavallo castano", i cavalli castani nelle allegorie medievali francesi essendo simboli di astuzia e inganno. Confronta il tedesco den falben (hengst) streichen "lusingare, adulare", letteralmente "accarezzare il cavallo baio".
Il Vecchio Francese fauvel (più tardi fauveau) "fallow, dun", sebbene il colore esatto inteso nei primi usi sia vago, è un diminutivo di fauve "cavallo color cervo, cosa di colore scuro, opaco", per il quale vedi Fauvist. Il senso secondario qui è intrecciato con il suono simile del Vecchio Francese favele "menzogna, inganno", dal Latino fabella, diminutivo di fabula (vedi fable (n.)). In Medio Inglese, favel era un nome comune per un cavallo, mentre l'identico favel o fauvel (dal Vecchio Francese favele) significava "lusinghe, insincerità; doppiezza, astuzia, intrigo", ed era il nome di un personaggio in "Piers Plowman".
Radice proto-indoeuropea che significa "pallido".
Forma tutto o parte di: appall; falcon; fallow (agg.) "giallo pallido, giallo-brunastro"; Fauvist; Lloyd; pale (agg.); pallid; pallor; palomino; Peloponnesus; polio; poliomyelitis.
È la fonte ipotetica di/la sua esistenza è attestata da: Sanscrito palitah "grigio", panduh "biancastro, pallido"; Greco pelios "livido, scuro"; polios "grigio" (di capelli, lupi, onde); Latino pallere "essere pallido", pallidus "pallido, pallido, smorto, senza colore"; Antico slavo ecclesiastico plavu, Lituano palvas "giallastro"; Gallese llwyd "grigio"; Antico inglese fealo, fealu "di colore opaco, giallo, marrone". Forma anche la radice delle parole per "colombaccio" in greco (peleia), latino (palumbes) e antico prussiano (poalis).
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Tendenze di Fauvist
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Fornito solo a scopo informativo da sistemi di traduzione automatica. Vedi l’originale: Etymology, origin and meaning of Fauvist