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guest

(n.)

Il termine inglese antico gæst, giest (gest anglosassone) significa "un ospite accidentale, un visitatore casuale, uno sconosciuto", derivato dal proto-germanico *gastiz (fonte anche del frisone antico jest, olandese gast, tedesco Gast, gotico gasts, che significano originariamente "ospite", ma anche "sconosciuto"), dalla radice proto-indoeuropea *ghos-ti-, che significa "sconosciuto, ospite, padrone di casa" (fonte anche del latino hostis, che inizialmente significava "uno sconosciuto", ma in uso classico "un nemico"); secondo Watkins, il significato originario della radice probabilmente è "qualcuno con il quale si hanno reciproci doveri di ospitalità".

L'evoluzione ortografica è stata influenzata dal corrispondente norreno antico gestr (le usuali modifiche fonetiche dalla parola inglese antica avrebbero dato l'inglese moderno *yest). Il significato di "persona ospitata a pagamento" (in un albergo, ecc.) risale al tardo 13° secolo. L'inglese antico aveva anche la parola cuma, che significava "sconosciuto, ospite", letteralmente "un visitatore". La frase be my guest nel senso di "procedi pure" è stata registrata per la prima volta nel 1955.

guest
(v.)

Primi del 14° secolo, "ricevere come ospite"; anni 1610, "essere un ospite"; 1936, American English, "apparire come artista ospite," da guest (n.). Correlato: Guested; guesting.

Anche da:early 14c.

Voci correlate guest

guest-room
(n.)

inoltre guestroom, del 1630, da guest (n.) + room (n.). Guest chamber è registrato dal 1520. L'antico inglese aveva giestærn "camera degli ospiti", con il secondo elemento lo stesso di barn.

*ghos-ti-

Radice proto-indoeuropea che significa "straniero, ospite, padrone di casa," propriamente "qualcuno con cui si hanno reciproci doveri di ospitalità," rappresentando "una relazione di scambio reciproco estremamente importante per l'antica società indoeuropea" [Watkins]. Ma poiché gli stranieri sono potenziali nemici oltre che ospiti, la parola ha un percorso biforcuto.

The word ghos-ti- was thus the central expression of the guest-host relationship, a mutual exchange relationship highly important to ancient Indo-European society. A guest-friendship was a bond of trust between two people that was accompanied by ritualized gift-giving and created an obligation of mutual hospitality and friendship that, once established, could continue in perpetuity and be renewed years later by the same parties or their descendants. [Calvert Watkins, "American Heritage Dictionary of Indo-European Roots"]
La parola ghos-ti- era quindi l'espressione centrale della relazione ospite-padrone di casa, una relazione di scambio reciproco estremamente importante per l'antica società indoeuropea. Un'amicizia ospite era un legame di fiducia tra due persone che era accompagnato da doni ritualizzati e creava un obbligo di ospitalità e amicizia reciproca che, una volta stabilito, poteva continuare in perpetuo e essere rinnovato anni dopo dalle stesse parti o dai loro discendenti. [Calvert Watkins, "American Heritage Dictionary of Indo-European Roots"]

Forma tutto o parte di: Euxine; guest; hospice; hospitable; hospital; hospitality; hospodar; host (n.1) "persona che riceve ospiti;" host (n.2) "moltitudine;" hostage; hostel; hostile; hostility; hostler; hotel; Xenia; xeno-; xenon.

È la fonte ipotetica di/e l'evidenza della sua esistenza è fornita da: greco xenos "ospite, padrone di casa, straniero;" latino hostis, nell'uso precedente "uno straniero," nell'uso classico "un nemico," hospes "padrone di casa;" slavo ecclesiastico antico gosti "ospite, amico," gospodi "signore, padrone;" antico inglese gæst, "visitatore occasionale, uno straniero."

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    Fornito solo a scopo informativo da sistemi di traduzione automatica. Vedi l’originale: Etymology, origin and meaning of guest

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